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Ilnuovo stabilimento di La Doria di Parma

Il futuro nel “passato” Un nuovo magazzino pallet per La Doria di Parma - Italia

L’azienda italiana leader nella produzione di sughi e scatolati per la grande distribuzione si affida a Swisslog per la realizzazione di un nuovo magazzino pallet presso il sito produttivo di Parma, raddoppiando la capacità di immagazzinamento.

La Doria nasce nel 1954 da un'intuizione di Diodato Ferraioli e da allora si propone al mercato soprattutto estero come produttore di conserve alimentari a marchio delle catene distributive (private labels). Il Gruppo attualmente conta in Italia sei unità produttive impegnate nella lavorazione di derivati de pomodoro, sughi pronti, succhi e legumi in scatola.
E' lo stabilimento di Parma oggetto di un'importante opera di ampliamento da parte del Gruppo che ha puntato sullo sviluppo del sito produttivo secondo una pianificazione strategica ben precisa. 

Per rafforzare la crescente leadership nel segmento dei sughi pronti, l’azienda ha infatti deciso di concentrarne qui tutta la produzione e di ampliare il sito produttivo con la costruzione di un nuovo magazzino automatico per la movimentazione pallet. Questa importante opera di espansione affidata a Swisslog ha permesso al nuovo sito di moltiplicare la capacità di stoccaggio del magazzino esistente, raggiungendo una quota di movimentazione di 40 mila pallet.

Una linea produttiva presso lo stabilimento La Doria di Parma

Una logistica sempre più automatizzata

Le linee produttive a Parma sono passate da 2 a 3 e l’area di stoccaggio è stata raddoppiata. In termini di volumi, oggi qui si lavorano 100 tonnellate di pomodoro al giorno, 25 tonnellate di basilico e si producono 340 vasi al minuto, 20 mila/l’ora, 100 milioni in un anno, per un totale di più di 250 ricette e più di 800 item in 34 diversi formati di vasi.
Una volta entrata a pieno regime anche la terza linea produttiva, l’obiettivo sarà quello di arrivare a produrre 13 milioni di vasi al mese, 160 milioni l’anno.
Il nuovo magazzino pallet integrato a quello esistente permetterà la movimentazione fino a 40000 pallet. CREDIT RENDERING: Il Giornale della Logistica

La soluzione di Swisslog 

Il nuovo magazzino di Parma si sviluppa su 30 metri in altezza e circa 67 in lunghezza ed è in grado di dare luogo a 180 movimentazioni orarie di bancali aventi peso medio di circa 1 ton.

La soluzione innovativa proposta da Swisslog è supportata da 3 traslo-elevatori Vectura S32 RC e prevede l’adozione da parte di ciascun traslo-elevatore di uno shuttle “Raw Carrier’’ a comando remoto, capace di trasportare e depositare autonomamente i pallet sulle scaffalature in multi-profondità. Ciascuna locazione della scaffalatura potrà così accogliere fino a 11 pallet, accessibili da entrambi i traslo elevatori adiacenti. La soluzione permette di garantire elevati livelli di ridondanza nonché di ottimizzazione della capacità di stoccaggio del magazzino.

Principali benefici:
  • Sicurezza: La caratteristica degli scaffali a canale passante implica ulteriori accorgimenti per gli operatori che necessitano di accedere all’area per scopi manutentivi o operativi. Swisslog ha pertanto implementato una soluzione innovativa di barriere ottiche di sicurezza per mantenere tutti gli standard internazionali.
  • Risparmio energetico: Ogni “traslo” è equipaggiato con sistema di ottimizzazione energetica Common DC Link che permette il trasferimento di potenza dall’asse di traslazione all’asse di sollevamento e viceversa, recuperando energia in alcune fasi del ciclo di lavoro della macchina e garantendo una riduzione degli assorbimenti fino al 20%.
  • Customizzazione: Il sistema intralogistico dovrà con l’implementazione progettata gestire quindi due tipologie di pallet aventi caratteristiche differenti: EPAL 800x1200 ‘‘aperto’’ e CHEP 1000x1200 “chiuso’’. Questa gestione eterogenea sulla medesima linea ha portato a dover studiare una soluzione innovativa per il convogliamento ed il centraggio dei pallet.

Si è trattato di una partnership senza dubbio efficace, in particolare, la disponibilità al confronto nella fase di sviluppo del progetto è stata determinante nella scelta del fornitore, perché il nuovo magazzino si deve interfacciare con quello già esistente. Analizzando insieme, step by step, le possibili criticità e venendoci incontro vicendevolmente, siamo giunti alla soluzione che auspicavamo.