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I robot possono salvare l'e-commerce durante le festività?

Quando il Black Friday si avvicina e i responsabili della preparazione degli ordini E-Commerce cominciano a preoccuparsi.

A spaventarli non sono le mille richieste, ma la disponibilità di manodopera durante le feste.

Secondo un recente articolo di Supply Chain Dive, "quest'anno, nella stagione di punta, l'assunzione di nuovo personale si prospetta più difficile perché la manodopera disponibile continua a diminuire". Come sottolinea l'articolo, nel settembre 2019 il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ha raggiunto il livello minimo degli ultimi 50 anni.

Agli occhi degli stressatissimi responsabili della preparazione degli ordini, anche le buone notizie diventano cattive: la National Retail Federation prevede che quest'anno, nella stagione delle feste, le vendite al dettaglio aumenteranno del 3,8-4,2%. Gestire l'aumento degli ordini con meno personale, rispondendo al contempo alle aspettative di consegna rapida dei consumatori è esattamente ciò che terrorizza i responsabili.

Una soluzione al problema potrebbe essere migliorare le condizioni di impiego. Ma anche offrendo bonus o incentivi tali da prosciugare gli utili dell'azienda, il successo non è garantito. Oltre ad operare in un mercato del lavoro ai minimi storici, tutte le aziende della supply chain al dettaglio devono contendersi i pochi talenti a disposizione. L'articolo sottolinea che, per queste festività, UPS prevede di assumere 100.000 nuovi dipendenti e FedEx ne cerca altri 55.000.

Per fortuna, esiste un'altra soluzione. Quest'anno potrebbe segnare un punto di svolta per la robotica di magazzino, volta a compensare la contrazione del pool di manodopera, consentendo la transizione dalle lunghe operazioni di prelievo "persona alla merce" a quelle più produttive "merce alla persona".

Il concetto è semplice. Anziché costringere gli operatori del picking a spostarsi lungo le corsie per prelevare i prodotti, le merci vengono immagazzinate in modo da poter essere presentate ad addetti stazionari che si limitano ad assemblare gli ordini.

Questo approccio, che negli ultimi tre anni si è diffuso a macchia d'olio, è possibile grazie a sistemi robotici modulari come AutoStore e CarryPick. Oltre a migliorare l'utilizzo delle risorse umane, permettendo di gestire più ordini con meno manodopera, riduce drasticamente i tempi di prelievo per contribuire a soddisfare le esigenze di consegna rapida dei clienti. Inoltre, i robot non fanno pause e non tornano a casa la sera, pertanto possono preparare gli ordini prima che gli addetti "umani" arrivino al lavoro, prolungando efficacemente i turni senza aumentare i costi di personale.

Diversamente dai sistemi di automazione "aggiunti a posteriori", questi sistemi modulari dispongono della flessibilità e della scalabilità necessarie per far fronte all'aumento di produttività determinato da una crescita sostenuta o dai picchi della domanda. Con entrambi i sistemi di cui sopra, è possibile aggiungere robot all'istante per gestire gli aumenti improvvisi della domanda. Alcuni operatori di magazzino tengono addirittura alcuni robot di riserva, che rimangono inutilizzati per la maggior parte dell'anno, e li mettono in servizio nelle stagioni delle feste, quando la produttività raggiunge i massimi livelli. Possono anche essere spostati in altri magazzini, se le esigenze dell'azienda superano la capacità della struttura a cui erano stati destinati inizialmente.

È ormai chiaro che i centri di distribuzione devono ridurre la propria dipendenza dal lavoro umano, per espandersi e soddisfare le mutevoli aspettative di clienti. I sistemi di automazione robotica "merce all'uomo" costituiscono una soluzione attuabile proprio a tale scopo. La tecnologia è ormai matura, scalabile e conveniente. Per ulteriori informazioni su come questi sistemi supportano la scalabilità sostenuta e stagionale, leggi il white paper Using Automation to Manage Growth in E-commerce Fulfillment.